"Diventa arduo il percorso di risalita nei prossimi due trimestri per far sì che il 2014 si chiuda con una variazione positiva del Pil. Per raggiungere una crescita dello 0,3%, a questo punto non basta abbandonare la recessione ma è necessaria una robusta doppia accelerazione dello 0,8% congiunturale, un evento statisticamente infrequente per l'Italia. La nostra economia è paralizzata dalla sensibile caduta della domanda interna tanto per consumi quanto per investimenti, non più risollevatasi dall'acuta recessione del 2008-09. Anche il contributo della domanda estera sembra indebolirsi, peggiorando le prospettive a breve termine. Quello che serve è uno shock forte al sistema produttivo che può derivare solo da riforme economiche di ampio respiro, accompagnate da una semplificazione e da una maggiore efficienza del quadro istituzionale, con l'inderogabile obiettivo di ridurre la spesa pubblica improduttiva e, finalmente, tagliare le tasse su tutte le famiglie e tutto il sistema produttivo": questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio alle stime del Pil diffuse dall'Istat.