Il prossimo 22 Novembre sarà inaugurato il centro acquisti “La Valle del Corace”, un piccolo parco commerciale ubicato nel comune di Settingiano, nelle immediate vicinanze di Catanzaro.
L’evento ha suscitato il nostro interesse, non perché la struttura non sia riuscita a destare l’attenzione della D.O. locale, ma perché, in teoria, l'iniziativa commerciale non è supportata dalle logiche commerciali di base e quindi, a nostro avviso, un caso interessante da analizzare.
Che non sia commercialmente "appetibile" non siamo noi a sostenerlo, ma lo scetticismo manifestato dai retailer locali declinando l’invito a fare parte dell'iniziativa.
Ma non solo, lo sostengono anche gli specialisti del settore con le loro pubblicazioni (per citarne alcune: “Il merchandising - come avere successo nel commercio moderno” di J.E. Masson e A. Wellhoff; “Retail management” di Gianluca Strata e Danilo Zatta; ”Il markering del punto vendita” di Patrizia de Luca e Donata Vianelli; “Il punto vendita” di Marco Turinetto), che sono concordi nell’esprimere il concetto secondo il quale il mercato reale di ogni singolo punto di vendita è costituito dall'area geografica da cui abitualmente proviene la clientela-obiettivo che si identifica come la sua area di mercato, e che le caratteristiche dimensionali e qualitative del mercato locale di un punto di vendita sono condizionate dai comportamenti di acquisto della sua clientela-obiettivo. Il consumatore, a secondo delle esigenze di acquisto che ha, si reca nella zona commerciale più adatta che quindi influenzerà i comportamenti di acquisto. Per tale ragione va considerata un'altra dimensione funzionale del mercato commerciale, quella in cui si aggregano i punti di vendita per essere commercialmente più incisivi.
Anche i retailer americani, precursori delle tecniche di marketing, hanno da sempre sostenuto che un’attività commerciale per fare business deve rispondere a tre requisiti: avere una buona location; avere una buona location; avere una buona location!
Analizzando il centro acquisti “la Valle del Corace”, stando a quanto sostengono i guru del settore, sembrerebbe non avere un grande sex appeal. Questo perché Il suo bacino di riferimento è piccolo, la zona commerciale è di secondo livello (extraurbana) e la dimensione funzionale del mercato commerciale che scaturisce dall’aggregazione delle attività presenti nel centro è poco incoraggiante (per meglio comprendere l’offerta commerciale, visitare il sito www.valledelcorace.it). Inoltre la tipologia dell’iniziativa dovrà reggere il confronto in un mercato locale fatto di piccole attività commerciali con bassi costi di esercizio (per lo più a conduzione familiare …), e, senza tener presente le realtà distributive presenti sul territorio, di grosse realtà commerciali quali i centri commerciali “Due Mari” e “Le Fontane” che propongono offerte commerciali più significative e accattivanti.
Per completare il quadro, va detto che il fiore all’occhiello, e locomotiva, del centro acquisti, dovrebbe essere un supermercato di 1.000 mq ad insegna Despar, gestita dalla società “Coraci S.r.l.” (affiliata alla Despar Calabria di San Marco Argentano – CS), che proporrà un layout delle attrezzature di tipo tradizionale (esposizione dei generi vari su gondole disposte a pettine e valorizzazione del perimetro con l’esposizione dei reparti freschi), un’immagine in linea con il format del gruppo di appartenenza e un assortimento di prodotti alimentari (con l’integrazione di alcune merceologie non food) idoneo a soddisfare le aspettative del consumatore di riferimento che, si spera, quotidianamente si recherà presso il punto di vendita a fare la spesa.
Per dover di cronaca va segnalato che, qualche mese fa, a Catanzaro in via Lucrezia della Valle è stato inaugurato il parco Commerciale “Le Aquile” che come tipologia è simile a quello della “Valle del Corace”, e nonostante le premesse lasciassero ben sperare (strada ad alta densità di traffico, supermercato Carrefour Market di 2.500 mq, ecc.), i risultati, ad oggi, non sono in linea con le previsioni.
Le discrepanze tra gli obiettivi e i risultati ci riportano alla mente il responsabile dello sviluppo di una catena distributiva (di vecchia scuola Rinascente ...), tale Giuseppe, che sosteneva: “nel nostro settore è vero tutto, ma anche il contrario di tutto”.
Dati alla mano, la sfida sembrerebbe ardua anche per un gruppo, come quello Cusimano, promotore dell'iniziativa, che si è distinto nel mondo del laterizio prima e delle costruzioni poi. Sarà sufficiente la partnership sancita con Despar Calabria, leader sia dal punto di vista commerciale che gestionale, e il contributo di collaboratori “brillanti e svegli” a ribaltare le sorti dei pronostici?