Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest, ha reso noti oggi in conferenza stampa a Padova i primi dati del bilancio 2015, e si tratta di dati positivi.
Il fatturato complessivo al pubblicoha superato per la prima volta la soglia dei 2 miliardi di euro (per l’esattezza 2.010,18 milioni di euro), con un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha perciò amplificato il trend positivo segnato nel 2015 dalla grande distribuzione alimentare, che secondo i dati ISTAT è tornata a crescere dopo 4 anni, con un incremento dell’1,9%.
“La nostra azienda ha saputo cogliere nel migliore dei modi la timida ripresa del settore, e ha chiuso l’anno in modo decisamente positivo”, ha dichiarato il Rudolf Staudinger, Presidente di Aspiag Service. “Ne siamo particolarmente lieti, perché questo andamento costituisce una garanzia di stabilità per le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori, e un ottimo auspicio di crescita futura”.
Il numero dei collaboratori è salito a 7.198: ben 331 in più rispetto al 2014.
Le nuove assunzioni sono diretta conseguenza dell’intenso programma di sviluppo di Despar Nordest nel corso dell’anno: l’azienda ha infatti inaugurato ben 25 punti vendita, tra filiali dirette e negozi affidati a dettaglianti associati, e ne ha ristrutturati altri 18, per un investimento complessivo che supera i 100 milioni di euro.
Tra i nuovi supermercati figurano anche i 7 punti vendita che l’azienda ha rilevato in Venezia Giulia dalle Cooperative Operaie di Trieste.
Nella propria trading area Despar Nordest si conferma leader di mercato, con una quota del 15,42% (fonte GNLC, giugno 2015).
Bilancio positivo anche per il Gruppo Spar Austria, di cui Aspiag Service fa parte assieme alle organizzazioni Spar di Austria, Slovenia, Croazia e Ungheria: superati i 13 miliardi di fatturato (+4,3% rispetto all’anno precedente), con 3.004 punti vendita complessivi e 74.942 dipendenti.
Rudolf Staudinger: “L’andamento positivo del 2015 ci permette di continuare a restituire valore al nostro territorio, alle comunità e alle persone che lo abitano”.
Sostegno all’occupazione, sicurezza sul lavoro e premi di risultato per i collaboratori
“Arrivare a 7.200 collaboratori è un traguardo decisamente significativo: è come una piccola città di donne e uomini che lavorano ogni giorno all’ombra dell’abete Despar”, dichiara Staudinger. “Il fatto di aver salvato il posto di lavoro di un centinaio di ex dipendenti delle Cooperative Operaie di Trieste, e averne creato tanti altri grazie alle nuove aperture, ci rende molto orgogliosi: siamo un’azienda che genera nuova occupazione e dà solidità ai posti di lavoro esistenti”.
Oltre alle nuove assunzioni, infatti, nel corso del 2015 l’azienda ha consolidato 300 rapporti trasformandoli in contratti a tempo indeterminato: in prevalenza si tratta di giovani sotto i 25 anni; inoltre ha erogato premi di risultato (di entità variabile, fino ad un massimo di 600 euro) per ben 4.341 collaboratori impiegati presso le filiali Despar, Eurospar e Interspar che l’azienda gestisce nel Triveneto e in Emilia Romagna.
Aspiag Service ha rinnovato nel 2015 anche la certificazione internazionale OHSAS 18001 per il proprio sistema di gestione della sicurezza, a maggiore tutela della salute e della sicurezza di collaboratori e consumatori.
Cambiamenti di scenario: l’ingresso in ESD Italia
Il 2015 di Aspiag Service è iniziato con l’ingresso – a partire dal 1 gennaio – nella centrale d’acquisto ESD Italia, che fa parte di EMD AG., la più grande centrale d’acquisto europea. Accanto ad Aspiag Service, vede l’adesione delle catene Acqua & Sapone, Agorà, Selex Gruppo Commerciale e Sun. Il tutto si concretizza in circa 4.900 negozi sul territorio italiano, per un totale di oltre 3.712.000 metri quadri di superficie di vendita.
Così Rudolf Staudinger: “Chiusa l’esperienza pluriennale e positiva in Centrale Italiana, abbiamo trovato in ESD Italia un contesto commerciale e strategico ideale per il futuro della nostra azienda: è una centrale in cui convergono imprese eccellenti, in grado non soltanto di generare un’efficace sinergia sul mercato, ma anche di esprimere competenza e reale capacità d’innovazione”.
A tutela dell’ambiente
Aspiag Service ha conseguito a fine 2013 la certificazione UNI EN ISO 14001:2004 per il proprio sistema di gestione ambientale, prima azienda della grande distribuzione organizzata a raggiungere questo traguardo.
Nel corso del 2015 l’azienda ha esteso il perimetro di applicazione della certificazione ambientale fino a comprendere, oltre alle 2 sedi di Mestrino e Udine, ben 13 punti vendita Interspar; altri 5 saranno inclusi nel corso del 2016.
Attraverso l’adozione delle tecnologie più innovative e performanti disponibili sul mercato, l’azienda persegue un’attenta politica di risparmio energetico e di riduzione dell’impatto ambientale.
Aspiag Service fa uso di energia pulita, certificata al 100% da fonti rinnovabili; nei propri punti di vendita adotta impianti di illuminazione full led; nei supermercati di nuova costruzione, la climatizzazione del punto vendita avviene recuperando il calore prodotto dai banchi frigo; dove è possibile, impiega tetti bianchi o verdi per abbassare la temperatura all’interno del supermercato durante i mesi caldi.
Tutti gli immobili più recenti costruiti dall’azienda sono classificati in classe A per la prestazione energetica; con il nuovo sistema di classificazione in vigore da ottobre 2015, l’obiettivo di Despar Nordest è di realizzare immobili che siano almeno in classe A3.
Lotta allo spreco con Last Minute Market e Banco Alimentare
Grazie all’ormai consolidata collaborazione con Last Minute Market e con Banco Alimentare, nel 2015 Despar Nordest ha recuperato e rimesso virtuosamente in circolo merce per un valore totale di 4.173.287,13 €: questa cifra potrebbe tradursi in quasi 1 milione e mezzo di pasti per persone in difficoltà.
L’azienda ha abbinato tutte le proprie filiali 219 Despar, Eurospar e Interspar in Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige ad almeno un’associazione di riferimento che, con cadenza regolare, ritira e ridistribuisce tutta la merce perfettamente commestibile ritirata dagli scaffali perché, per diverse ragioni, non può più essere venduta.
“La prevenzione dello spreco, assieme all’educazione alimentare, è parte del nostro impegno per favorire una svolta culturale sui temi dell’alimentazione e della salute, restituendo il giusto valore al cibo”, conclude Staudinger.